Stare seduti a lungo è un potenziale rischio per la nostra salute
Quella che apparentemente può sembrare una condizione quotidiana di rilassatezza è in realtà il protrarsi di uno stato di mancanza di movimento che determina delle inevitabili conseguenze negative a breve e a lungo termine sul nostro organismo.
Il rallentamento della circolazione sanguigna oltre a non garantire l’adeguato apporto dell’ossigeno necessario per lo svolgimento delle attività cerebrali, determinando la diminuzione della concentrazione e l’aumento della stanchezza mentale, provoca, a causa della stasi del ritorno venoso, un aumento del rischio di malattie croniche quali l’ipertensione e altre patologie cardiache. A questo vanno aggiunte tutte le tensioni muscolari della catena cinetica posteriore dovute alla postura obbligata, che provocano perdita della mobilità della colonna vertebrale e dolori alla zona lombare e nella parte alta delle spalle e della nuca; senza trascurare il rilasciamento della muscolatura addominale, importantissima per il contenimento degli organi interni e per la funzione stabilizzatrice che svolge in tutti i movimenti umani.
Cosa fare?
Oltre ai consueti consigli, quali prendere le scale anziché l’ascensore per i vari spostamenti, stare seduti in modo corretto e fare attività fisica o sport dopo il lavoro o lo studio, è evidente che piccoli accorgimenti, mirati a interrompere più volte durante la giornata il protrarsi della ridotta attività motoria, aiutano a prevenire il verificarsi delle citate condizioni di rischio per la nostra salute.
Può essere utile creare situazioni ambientali, come disporre le stampanti e materiali di ufficio in altri ambienti per avere una scusa per alzarsi, accompagnare le comunicazioni formali (mail) tra i reparti facendo visita ai colleghi invece di telefonare, ma soprattutto compensare con degli esercizi durante le ore di lavoro che costringono a stare seduti.
Sarebbe opportuno, a tal proposito, programmare alcune pause di pochi minuti durante la giornata lavorativa per svolgere dei semplici esercizi “compensativi” sul posto.
Nella scheda allegata sono raffigurati alcuni esempi di esercizi di rilassamento-allungamento che ci aiuteranno sciogliere le tensioni muscolari accumulate ed esempi di esercizi di “risveglio muscolare” finalizzati favorire il flusso sanguigno, quindi l’ossigenazione e il nutrimento di tutte le cellule del nostro corpo nonché la rimozione dei cataboliti prodotti dal metabolismo umano.
Gli esercizi devono essere esguiti lentamente